Patologia Cranica
Tumori cerebrali:
– Gliomi: Tumori cerebrali a partenza dalla struttura di sostegno dei neuroni (glia). Tali lesioni possono avere un diverso grado di aggressività e possono variare da benigni a francamente maligni.
La malignità è quasi sempre espressa localmente (ricrescono), raramente danno metastasi a distanza. La sede in cui si sviluppa ne determinerà nella maggioranza dei casi la sintomatologia e l’operabilità.
– Meningiomi: Tumori cerebrali derivanti dall’aracnoide, una delle meningi cerebrali.
Generalmente, sono a comportamento benigno (una volta asportati non ricrescono), colpiscono più frequentemente le donne ed alcuni casi sono ormone sensibili.
Possono raggiungere dimensioni ragguardevoli prima di dare sintomi.
-Neurinomi: Tumori benigni a partenza dalla guaina che riveste i nervi (cellule di Schwann), quelli intracranici interessano i nervi cranici come l’acustico o il trigemino.
Danno sintomi per compressione delle strutture circostanti.
– Idrocefalo: Dilatazione delle cavità presenti normalmente all’interno del cervello, chiamate ventricoli. Tale dilatazione puo’ determinare un’aumento di pressione all’interno del cervello e condurre al coma /morte. I sintomi più frequenti sono la cefalea, il vomito ed i disturbi visivi.
– Cranioplastica: In caso di difetti ossei secondari a precedenti interventi o conseguenti a processi malformativi in alcuni soggetti viene a mancare una parte della calotta cranica, questa puo’ essere ricostruita con diversi materiali che vanno dall’osso autologo alla resina o al titanio, negli ultimi anni anche materiali ossei di sintesi si stanno facendo spazio.
CHIRURGIA VASCOLARE:
– Angiomi: con questo termine si identificano quelle malformazioni vascolari che occupano spazio all’interno del cervello e formano un vero a proprio gomitolo di vasi anomali spesso ad alto rischio di emorragia, derivano da un’ unione (shunt) anomalo tra vasi arteriosi e quelli venosi.
– Aneurismi: con questo termine si identificano le malformazioni vascolari a carico di un vaso arterioso che ha ceduto alla pressione nella sua parete che si è dilatata con forma di un sacchetto ad alto rischio di emorragia.
CONFLITTI NEUROVASCOLARI:
Neuralgia del trigemino
Violento dolore della durata di alcuni secondi localizzato a metà volto , notevolmente invalidante che puo’ portare a stati di estrema prostrazione o addirittura a suicidio.
Spasmo Emifacciale
Pulsazione intermittente di alcuni gruppi muscolari del volto coinvolgente di solito l’occhio e la bocca, oltre a generare disturbi funzionali puo’ creare problemi psicologici severi per la vita di relazione.